Chi era Aureliano Faifofer
Nato a Borgo Valsugana (Trento) il 4 agosto 1843, dopo aver studiato nel ginnasio liceale di Padova, si laureò in matematica a Padova, col Bellavitis nel 1863; tra il 1863 e il 1868 fu assistente alle cattedre di geometria descrittiva, disegno geometrico e di macchine; il 27 settembre 1868 ottenne la cattedra di matematica al Liceo Foscarini che non lasciò più.
Noto per le sue eccezionali capacità didattiche i suoi sforzi furono sempre tesi a rendere facile e comprensibile una materia tradizionalmente ostica come la matematica. Dalla sua esperienza in classe nacquero una serie di libri di testo di matematica esemplari per chiarezza espositiva che ebbero uno straordinario successo in tutta Italia e anche oltre i confini; furono infatti tradotti in francese, inglese, tedesco e persino in giapponese.
Notevole in particolare la sua opera di geometria della quale furono realizzate moltissime edizioni per i vari ordini di scuole, alcune con il nome di Elementi di Geometria altre come Manuale di Geometria; proprio in quegli anni Luigi Cremona illustre matematico e politico, che nel 1998 fu anche per un mese ministro della Pubblica Istruzione, proponeva il ritorno agli Elementi di Euclide come base per rinnovare l'insegnamento della geometria. Faifofer ha il merito indiscusso di aver realizzato un manuale che rendeva accessibile agli studenti l'opera di Euclide, di per sé tutt'altro che facile.
I suoi Elementi di geometria vengono apprezzati e adottati anche oltre confine; il prof. Mansion dell'Università di Gand li definisce «le meilleur manuel de Géométrie élémentaire que nous connaissons, tant au point de vue scientifique qu'au point de vue didactique.» E il prof. W. W. Beman dell'Università di Ann Arbor definisce il libro «easily the best and most rigorous work in any language».
La diffusione dei libri di testo di Faifofer durerà per molti anni dopo la morte dell'autore; in geometria solo l'uscita del manuale di Enriques-Amaldi riuscirà un po' per volta ad oscurarne la fama. E fu proprio Federico Enriques a definire Faifofer didatta insigne.
Tra i suoi meriti c'è anche quello di avere acceso l'interesse per la geometria in futuri matematici del calibro di Guido Castelnuovo (vedi foto di classe del 1882) e Guido Fubini, suoi allievi al Foscarini.
Uomo di vasti interessi fu anche ufficiale di artiglieria, appassionato di fotografia, instancabile viaggiatore e persino organizzatore di sedute spiritiche. Nel 1898 fu insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro.
Nel 1904 fu costretto a chiedere di essere sostituito "a sue spese" per 4 ore a causa del diabete che gli impose una riduzione degli impegni di lavoro. Nell'A.S. 1908/09 dovette lasciare del tutto l'insegnamento per un cancro allo stomaco, fino alla morte sopravvenuta la mattina del 1 marzo 1909 a Venezia.
Ultima revisione il 29-09-2016