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Cenni storici e normativa

Il percorso di ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO (da qui, ASL) è divenuto obbligatorio con la legge 13 luglio 2015, n.107 (cd. “Buona Scuola”, art. 1, comma 33), benché l'alternanza come metodologia didattica fosse già entrata nel nostro sistema educativo con la legge 28 marzo 2003, n.53 e, ancor prima, esperienze in qualche modo simili fossero state realizzate in particolare nell’istruzione professionale e, in parte, in quella tecnica.

 

Relativamente ai licei, le indicazioni normative principali sono le seguenti:

  •          d.P.R. 15 marzo 2010, n. 89[1];
  •          Regolamento recante "Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei" ai sensi dell'art. 64, c. 4, del D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito in L. 6 agosto 2008, n. 133[2];
  •          D.Lgs. 16 gennaio 2013, n. 13[3]
  •          "Indicazioni nazionali" per i percorsi liceali[4]

Per ulteriori aggiornamenti, si rinvia alla pagina del sito del MIUR dedicata all’ASL.

La legge 107 ha inserito organicamente questa strategia didattica nell'offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado, come parte integrante dei percorsi di istruzione e ha stabilito, per i Licei, un monte ore di almeno 200 ore, obbligatorio per tutti gli studenti del secondo ciclo di istruzione dall’ anno scolastico 2015/16, a partire dalle classi terze[5].  

 

Azione formativa e sua articolazione

 

L’articolo 1 del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77 prevede che «I percorsi in alternanza sono progettati, attuati, verificati e valutati sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica o formativa, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro». Il successivo articolo 3 del provvedimento dispone che «Le convenzioni [...] in relazione al progetto formativo, regolano i rapporti e le responsabilità dei diversi soggetti coinvolti nei percorsi in alternanza, ivi compresi gli aspetti relativi alla tutela della salute e della sicurezza dei partecipanti».

La progettazione dei percorsi in alternanza, che con la legge 107/2015 assume una dimensione triennale, contribuisce a sviluppare le competenze richieste dal profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi. Il concetto di competenza, intesa come «comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale, non formale o informale », presuppone l’integrazione di conoscenze con abilità personali e relazionali; si ritiene pertanto che l’alternanza possa offrire allo studente occasioni per risolvere problemi e assumere compiti e iniziative autonome, per apprendere attraverso l’esperienza e per elaborarla/rielaborarla all’interno di un contesto operativo.

Le attività devono essere finalizzate a definire le competenze attese dall’esperienza di alternanza, in termini di orientamento e di agevole inserimento dei giovani nel mondo del lavoro; il percorso da realizzare dev’essere coerente con le competenze, abilità e conoscenze da acquisire; le esperienze dovranno permettere lo sviluppo delle conoscenze necessarie per orientarsi, comprendere e trarre il massimo beneficio dal nuovo ambiente di studio.

Gli studenti andranno:

-          sensibilizzati e orientati a riflettere sulle loro attese relative all’esperienza lavorativa;

-          stimolati all’osservazione delle dinamiche organizzative e dei rapporti tra soggetti nell’ente ospitante;

-          invitati a condividere e rielaborare in aula quanto sperimentato fuori dall’aula;

-          esortati a documentare l’esperienza realizzata (anche attraverso l'utilizzo di ICT);  

-          sollecitati a disseminare i risultati dell’esperienza.

 

 

[1] Nell'ambito dei percorsi liceali le istituzioni scolastiche stabiliscono, a partire dal secondo biennio, (...), specifiche modalità per l'approfondimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze richieste per l'accesso ai relativi corsi di studio e per l'inserimento nel mondo del lavoro. L'approfondimento può essere realizzato anche nell'ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro (...) nonchè‚ attraverso l'attivazione di moduli e di iniziative di studio-lavoro per progetti, di esperienze pratiche e di tirocinio

[2] Nell'ambito dei percorsi liceali le istituzioni scolastiche stabiliscono, a partire dal secondo biennio, [...] specifiche modalità per l'approfondimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze richieste per l'accesso ai relativi corsi di studio e per l'inserimento nel mondo del lavoro. L'approfondimento può essere realizzato anche nell'ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al D.Lgs 15 aprile 2005, n. 77, nonché‚ attraverso l'attivazione di moduli e di iniziative di studio-lavoro per progetti, di esperienze pratiche e di tirocinio

[3] definisce le norme generali e i livelli essenziali delle prestazioni per l'individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del Sistema nazionale di certificazione delle competenze, a norma dell'art. 4, cc. 58 e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92. "La certificazione delle competenze sviluppate attraverso la metodologia dell'alternanza deve essere acquisita entro la data dello scrutinio di ammissione agli esami di Stato e inserita nel curriculum dello studente. La valutazione di tali competenze concorre alla determinazione del voto di profitto delle discipline coinvolte nell'esperienza di alternanza e, inoltre, del voto di condotta, partecipando all'attribuzione del credito scolastico. In esito ai risultati degli esami di Stato, a conclusione del percorso triennale di alternanza, l'istituzione scolastica attesta le competenze acquisite dallo studente, all'interno del certificato rilasciato ai sensi dell'articolo dell'articolo 11 del d.P.R. 89 del 2010 per i licei." Per l'esame di Stato le commissioni predispongono la terza prova scritta secondo le tipologie indicate dall'articolo 2, comma 1, lettere e) ed f), del D.M. 20 Novembre 2000, n. 429, tenendo conto anche delle competenze, conoscenze ed abilità acquisite dagli allievi e certificate congiuntamente dalla scuola e dalla struttura ospitante, nell'ambito delle esperienze condotte in alternanza

[4] Costituiscono dunque gli obiettivi fondamentali che le Istituzioni scolastiche sono chiamate non solo a raggiungere, ma ad arricchire in base alla propria storia, al collegamento col territorio, alle proprie eccellenze e alle professionalità presenti nel corpo docente, anche attraverso il pieno utilizzo degli strumenti previsti dal Regolamento di revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei: (.) i percorsi attivabili a partire dal secondo biennio "anche d'intesa con le università, con le istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica e con quelle ove si realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore ed i percorsi degli istituti tecnici superiori", finalizzati "all'approfondimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze richieste per l'accesso ai relativi corsi di studio e per l'inserimento nel mondo del lavoro", approfondimento che può essere realizzato anche "nell'ambito dei percorsi di alternanza scuola lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, nonchè‚ attraverso l'attivazione di moduli e di iniziative di studio-lavoro per progetti, di esperienze pratiche e di tirocinio

[5] Nel curriculum di ciascuno studente, da inserire nel Portale unico dei dati della scuola, di cui all'articolo 1, commi 28 e 136 della legge 107/2015, le istituzioni scolastiche includono le esperienze condotte dal medesimo in regime di alternanza, ai fini della mappatura delle competenze e della loro valutazione nell'ambito dell'esame di Stato

Ultima revisione il 09-10-2017